Cosa c’è da sapere sul Kundalini Yoga, lo yoga della consapevolezza
Categoria: Benessere psicologico, Cura del corpo, SaluteAbbiamo già analizzato tra le pagine del nostro blog diversi stili di yoga, come l’Hatha Yoga e l’Ashtanga Yoga. È arrivato il momento di un’altra pratica molto apprezzata: il Kundalini Yoga, noto anche come lo “yoga della consapevolezza”. Attraverso di esso possiamo risvegliare l’energia interiore, chiamata Kundalini: per farlo si usa una combinazione di tecniche di meditazione, posture e respirazione.
Questa forma di yoga si distingue, infatti, per la sua capacità di combinare spiritualità e benessere fisico, offrendo benefici a livello mentale, emotivo e fisico. In questo articolo esploreremo cos’è il Kundalini Yoga e come si pratica nello specifico, ma anche i suoi benefici e le eventuali controindicazioni.
Kundalini Yoga: cos’è?
Il termine “Kundalini” deriva dalla parola sanscrita che significa “serpente”. La filosofia alla base di questa pratica descrive l’energia Kundalini come un serpente arrotolato alla base della colonna vertebrale, nella sede del primo chakra, che può essere risvegliato attraverso tecniche specifiche per raggiungere uno stato di maggiore consapevolezza.
Questo stile si distingue da altre forme di yoga perché:
- combina elementi fisici (asana), tecniche di respirazione (pranayama), meditazione e mantra;
- punta a risvegliare l’energia latente per favorire la crescita personale e spirituale;
- si basa su sequenze dinamiche, note come kriya, che lavorano su corpo, mente e spirito contemporaneamente.
Questa pratica è stata introdotta in Occidente da Yogi Bhajan negli anni ’60, guadagnandosi il titolo di yoga della consapevolezza per la sua enfasi sulla connessione interiore.
Come si pratica il Kundalini Yoga?
Il Kundalini Yoga si compone di diverse tecniche che lavorano sinergicamente per risvegliare e canalizzare l’energia interiore. Vediamo nel concreto cosa comprende la pratica.
1. Riscaldamento e posizioni (asana)
Le posizioni fisiche, chiamate asana, vengono utilizzate per preparare il corpo e stimolare i centri energetici (chakra). Alcune di queste posture sono dinamiche, altre statiche, ma tutte sono finalizzate a migliorare la flessibilità e il flusso dell’energia vitale.
Alcune esempi di posizioni tipiche sono la Easy Pose (Sukhasana) ovvero la posizione base per la meditazione, la posizione del cobra (Bhujangasana) che stimola la colonna vertebrale e risveglia il chakra del cuore e la posa della rana, utile per rinforzare le gambe e il sistema cardiovascolare.
2. Tecniche di respirazione (pranayama)
La respirazione è centrale nel Kundalini Yoga. Una delle tecniche più famose è il respiro di fuoco, che consiste in una respirazione rapida e ritmica attraverso il naso. Questa tecnica aiuta a purificare i polmoni, ossigenare il corpo e aumentare la concentrazione.
3. Meditazione e mantra
La meditazione nel Kundalini Yoga si concentra sull’uso di mantra, ovvero suoni o parole ripetute per migliorare la connessione spirituale. Uno dei mantra più utilizzati è Sat Nam, che significa “verità è la mia identità”.
4. Sequenze dinamiche (kriya)
Ogni sessione di Kundalini Yoga prevede delle sequenze specifiche, chiamate kriya, che combinano movimenti, mantra e respirazione per lavorare su aspetti specifici, come l’equilibrio emotivo o il rafforzamento del sistema immunitario.
A cosa serve il Kundalini Yoga?
Il Kundalini Yoga è considerato uno strumento potente per migliorare diversi aspetti della vita. Alcuni dei suoi principali benefici includono:
- il miglioramento della consapevolezza perché risveglia la mente e favorisce una connessione più profonda con se stessi;
- la gestione dello stress tramite le tecniche di respirazione e meditazione, che riducono i livelli di ansia;
- l’equilibrio emotivo grazie alla sensazione di calma e stabilità che infonde;
- il rafforzamento fisico dato da una migliore postura, ma anche dalla flessibilità che si acquisisce;
- il potenziamento del sistema nervoso che rende il corpo più resiliente agli stimoli esterni.
Kundalini Yoga: controindicazioni e precauzioni
Nonostante i suoi numerosi benefici, il Kundalini Yoga non è privo di controindicazioni, soprattutto per chi è alle prime armi o presenta particolari condizioni fisiche o psicologiche.
Quando è necessario fare attenzione? Chi ha problemi alla schiena dovrebbe evitare alcune posizioni o adattarle per prevenire possibili aggravamenti. Anche le donne in gravidanza possono trarre beneficio dal Kundalini Yoga, ma è fondamentale modificare la pratica per renderla sicura e adatta al loro stato.
Infine, tutti i principianti dovrebbero iniziare sotto la guida di un insegnante esperto, che possa accompagnarli nell’apprendimento delle tecniche e delle sequenze, garantendo una pratica corretta e priva di rischi. Il risveglio della Kundalini, infatti, è un processo delicato. Alcuni lo descrivono come un’esperienza intensa che, se affrontata senza una guida esperta, può generare confusione o disagio.
A cosa serve la meditazione Kundalini?
La meditazione è uno degli aspetti centrali della pratica. Serve a:
- calmare la mente;
- connettersi con la propria energia interiore;
- sviluppare un senso di pace e consapevolezza.
Le tecniche meditative del Kundalini Yoga includono spesso la ripetizione di mantra e l’uso di mudra (gesti delle mani), che aiutano a focalizzare l’attenzione e a stimolare specifici centri energetici.
Abbiamo visto che il Kundalini Yoga è una pratica completa che offre una combinazione unica di benefici fisici, mentali e spirituali. È perfetta per risvegliare il proprio potenziale e affrontare la vita con maggiore consapevolezza. Tuttavia, come ogni pratica, richiede rispetto, preparazione e guida, specialmente per chi si avvicina per la prima volta.
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